L’architettura del benessere
Oggi parleremo del legame che c’è tra l’architettura ed il benessere in sé.
Questo legame è dato per prima cosa e soprattutto dal territorio in cui viene sviluppato un determinato progetto. Infatti si cerca sempre di rispecchiare le caratteristiche di un luogo, senza ovviamente scadere in una banale copia dello stile adottato localmente. Il concept deve riprendere le peculiarità, farle sue e cercare di aggiungerci qualcosa di originale, qualcosa che faccia emergere caratteristiche nascoste positive, un valore aggiunto in grado di ricollegarsi poi alla volontà di creare benessere nella persona. Il territorio in particolare definisce l’atmosfera che si deve respirare, i materiali di costruzione utilizzati e la filosofia che il progetto segue.
Per prima cosa ci si deve confrontare con il gestore del centro benessere. Questo perché ovviamente le scelte che vengono fatte con la progettazione dipendono soprattutto da che tipologia di necessità il centro benessere o la spa ha bisogno.
La difficoltà maggiore che si può incontrare nella realizzazione di una spa o centro benessere è l’integrazione necessaria tra l’ambiente che lo circonda, la scenografia generale, gli impianti benessere che sono presenti e l’architettura in sé. Questo perché vi è una presenza molto invasiva della tecnologia, che deve essere nascosta, mimetizzata il più possibile in modo da farla sembrare perfettamente naturale. Molti studi dispongono di diverse figure specializzate in ambiti differenti proprio per far fronte a necessità del genere con facilità.
Per quanto riguarda questo ambito di edilizia, vi è una tendenza, sempre più ricorrente negli ultimi anni, per cui i clienti vogliono progetti che siano in particolar modo legati a filosofie definite, o anche a cosiddette “parareligioni”, questo li porta a chiedere che l’architettura segua i principi fondamentali che queste filosofie impongono/suggeriscono.
Per fare questo lavoro è necessario avere un approccio olistico ed affrontare il lavoro come se fosse un insieme di esperienze. La curiosità è fondamentale, così come la visita di fiere ed eventi. Poter toccare i materiali con mano, capire quali possano essere le difficoltà costruttive, mettere sempre tutto in discussione e soprattutto non fermarsi mai alla prima idea, ma approfondire sempre la cosa.
Il lavoro di un architetto non si riduce semplicemente alla mera acquisizione di competenze logiche e tecniche, ma è necessario avere un alto grado di sensibilità estetica, soprattutto nel caso in cui si desideri progettare spazi dedicati al perseguimento del benessere psicofisico.